Siamo soliti affermare “fatta la legge, trovato l’inganno” per evidenziare la tendenza a cercare e individuare furbescamente scorciatoie più o meno lecite per aggirare doveri e regole.
Raramente l’accezione di questo proverbio è positiva: spesso e volentieri si fa riferimento a sotterfugi ai limiti della legalità
In un mondo in cui ci si spinge sempre più oltre per ottenere attenzione e visibilità, in cui la tecnologia regna sovrana e ogni giorno prende maggiore piede, esiste un movimento in controtendenza che potremmo definire “la resistenza”.
La bilancia dell’AI pende verso i benefici o i rischi?
Conosciamo bene l’invadenza dell’Intelligenza Artificiale e lo stravolgimento che ha inevitabilmente dettato in usi, consumi e abitudini.
Dal punteggio sociale in Cina, al pericolo dei Deep Fake, passando per i bias cognitivi che condizionano il settaggio, per arrivare addirittura all’algoritmo emotivo: l’intelligenza artificiale oltre a incredibili fortune ben messe in mostra, nasconde insidie e pericoli.
Alla nutrita schiera dei fan ed entusiasti dell’incredibile e pervasiva innovazione tecnologica che promette di rivoluzionare e migliorare ogni aspetto della vita riducendo l’errore al minimo, si contrappone un crescente pubblico di critici e scettici.
Sarebbe lo scenario perfetto per un nuovo film distopico sul futuro, uno scontro ideologico tra generazioni, un disaster movie oppure un avvincente film d’azione. In realtà si tratta dello scenario mondiale attuale.
Essere o apparire? Meglio scomparire dinanzi all’AI
Se gli stimoli e le conquiste non sono mancate al primo gruppo negli ultimi anni, a venire meno sono state le possibilità di “difendersi” e rendersi ostili all’innovazione da parte del secondo gruppo: solo tanta fiducia nella legislazione, che inevitabilmente è costretta però a rincorrere.Fino ad ora! L’inganno di cui parlavamo, l’antidoto all’AI, la Kryptonite per Superman, la scoperta che promette di dare battaglia all’intelligenza artificiale è arrivata.In quanto sfida non ad armi pari, il contendente non “affronta” direttamente l’AI ma la raggira trovando una soluzione al riconoscimento facciale.Infatti come illustra Simone Rizzo nel suo video su Youtube, è stato pubblicato un paper in cui viene illustrato come creare un Make Up capace di eludere il riconoscimento facciale.
Una nicchia di mercato nuova, che annovera un numero crescente di iscritti, aka un’opportunità di marketing da non lasciarsi sfuggire: Adversarial Fashion ha colto la palla al balzo.Dal paper all’idea di business il salto è stato breve e ha rappresentato solamente l’inizio, l’estensione di gamma ha fatto il resto: vestiti da uomo, donna, targhe e addirittura maschere per confondere l’AI.