La ricerca di soluzioni semplici a problemi complessi da sempre rappresenta la strada per il successo: da Leonardo da Vinci che definiva la semplicità “la massima raffinatezza” all’ossessione di Steve Jobs per le cose semplici, passando per altri innumerevoli personaggi che hanno segnato la storia dell’umanità.
Abbiamo già parlato dell’importanza del Legal Design nella gestione e nel trattamento dei dati personali per tradurre il linguaggio giuridico e renderlo alla portata di tutti, rispettando il principio di trasparenza tanto caro al GDPR grazie alla strada della semplicità.
Un altro concetto estremamente importante, discusso, attuale e di elevata complessità è la User Experience: l’esperienza dell’utente è diventata per tutti la priorità su cui fondare la propria strategia di marketing.
A problemi complessi si prova a rispondere in maniera semplice: UCDC è finora la risposta migliore.
Dietro l’acronimo composto da 4 lettere si cela un mondo che andremo ora a scoprire.
Cos’è la UCDC: User Centered Design Canvas
L’acronimo UCDC sta per Usered Centered Design Canvas, letteralmente tradotto in italiano in Area di progettazione basata sull’utente.
Uno strumento semplice, veloce e multifunzionale in grado di facilitare il processo di progettazione dell’esperienza utente, ispirato da modelli come Business Model Canvas o Lean Canvas.
Ciò che precedentemente poteva risultare complesso, come la prima fase di progettazione, viene semplificato grazie a dei chunk informativi, organizzati e distribuiti che seguono la logica del modello.
Questo innovativo strumento consente attraverso un’analisi dettagliata e completa degli utenti di definire gli obiettivi aziendali e le personas (utente medio).
La progettazione che precede la realizzazione è basata sulla diminuzione degli sprechi, l’individuazione di numerosi touchpoint e di potenziali criticità, per migliorare le performance, proprio come la filosofia lean dalla quale trae ispirazione.
UCDC è utilizzato principalmente per la progettazione di siti web e per migliorare le strategie aziendali di grandi realtà, ma oltre all’utilizzo in ambito professionale, Usered Centered Design Canvas è diventato nel tempo anche uno strumento accademico, insegnato nei corsi universitari di User Experience Design.
La struttura dell’User Centered Design Canvas
L’UCDC è diviso in 9 campi: coerentemente con il nome dello strumento, il campo degli utenti è stato posto al centro di esso, a sinistra si concentra sugli utenti, mentre il lato destro è destinato agli affari.
Seguendo l'ordine logico di analisi, il canvas consente di creare un riepilogo di una frase sotto forma di Unique Value Proposition.
I nove campi che compongono l’UCDC
- Business: il nome e una breve descrizione dell’azienda (o dell’organizzazione, del prodotto o del brand analizzato);
- Utenti: tutti i tipi di utenti in target, potenzialmente interessati o già esistenti (storici);
- Problemi: i problemi esistenti e potenziali che gli utenti vorrebbero risolvere utilizzando il prodotto, funzionalità o servizio offerto dalla nostra azienda;
- Motivi: perché l’utente dovrebbe o potrebbe aver bisogno del nostro servizio, funzionalità o prodotto? In questo campo vanno inserite tutte le risposte a questa domanda;
- Paure: Cosa impedisce, intimorisce o potrebbe bloccare l’utente prima, durante o dopo l’utilizzo del nostro servizio?
- Soluzioni: Come intendiamo risolvere i problemi descritti al punto 3?
- Alternative: la lista dei competitor o delle soluzioni alternative che l’utente potrebbe scegliere al posto del nostro servizio;
- Vantaggi competitivi: tutte le caratteristiche che ci differenziano dai nostri competitors;
- Valore Unico: la filosofia aziendale, la promessa che facciamo al cliente per un’esperienza positiva.
9 campi, un foglio A4, poche ore di discussione e tutte le informazioni sugli utenti e sul business sono raccolte in un unico luogo.
Un documento utile sempre, non solamente nella fase iniziale della progettazione dell’esperienza utente.
I vantaggi dell’User Centered Design Canvas
Sono numerosi i benefici derivanti dall’utilizzo dello User Cenetered Design Canvas: come ogni innovazione basata sulla semplicità, anche questa conduce a una strada senza ritorno e l’unico dubbio sarà: “ma come abbiamo fatto finora?”
Tra i numerosi vantaggi, abbiamo individuato i 4 principali benefici:
La condivisione interna
Lo strumento può essere usato individualmente senza problemi e con il risultato garantito, tuttavia è la condivisione uno dei principali vantaggi di questo strumento innovativo.
Quando più persone si mettono intorno ad un tavolo e completano il foglio composto dai 9 campi l’analisi sulla User Experience diventa completa ed esaustiva.
L’unione fa la forza: difficile trovare un esempio più veritiero dello User Centered Design Canvas.
Condivisione con il cliente
Non tutti i clienti sono uguali: la premessa è d’obbligo per introdurre il secondo grande vantaggio dell’UCDC rappresentato dalla collaborazione con il cliente durante tutto il processo di realizzazione dell’User Centered Design Canvas.
Se hai la fortuna di lavorare con clienti collaborativi ed entusiasti, il potere dell’UCDC è moltiplicato: il punto di vista del cliente è estremamente utile perché apre la possibilità di delegare direttamente al cliente la compilazione di alcuni o tutti i 9 campi.
Magari possono nascere confronti costruttivi su punti in disaccordo o differenti, o meglio ancora la medesima compilazione da parte del team e del cliente potrebbe rappresentare la conferma della comunione di intenti.
Delineare le personas
Delineare una personas significa individuare l’archetipo ideale di utente medio.
Questo processo richiede una lunga ricerca che parte dalla definizione di dati anagrafici, educazione, professional background e continua con l’analisi delle necessità dell’utente.
Un’indagine che può consegnare una mole di dati esageratamente difficile da gestire, soprattutto quando le personas individuate sono numerose.
L’UCDC si dimostra estremamente utile per semplificare questa complessità grazie alla sezione di sinistra del foglio in cui è possibile delineare il target finale con tutti i suoi problemi, le sue paure ma anche i suoi bisogni ed esigenze.
Si possono compilare i campi inserendo un numero da 2 a 5 per classificare il grado di priorità delle informazioni raccolte e organizzarle nella giusta maniera.
Mappare la user Journey
Un altro immenso vantaggio in dote all’utilizzo dell’UCDC è la possibilità di definire una user journey quanto più reale possibile.
Si tratta di una mappa che si focalizza su tutti i touchpoint (fisici o digitali) prima, durante e dopo l’interazione con il servizio.
La compilazione “ordinata” dell’User Centered Design Canvas mette in risalto la connessione tra alcuni (o addirittura tutti) i nove punti.
Delineare quello che è il percorso dell’utente, come e perché l’utente dovrebbe soddisfare i propri bisogni, porta ad una visione più completa di quello che poi si andrà a scrivere nella parte destra del foglio, nei campi Soluzioni e Vantaggi competitivi.